se la clausola di prelazione sia modificabile a maggioranza


 

Not. Riccardo Menchetti

rmenchetti@notariato.it


Lo statuto di una Srl prevede il diritto di prelazione con facoltà, per i soci, di contro-offrire un prezzo diverso da quella proposto dal venditore.

Nel caso in cui quest'ultimo non lo accetti, il prezzo verrà determinato da tre arbitratori.


Oggi i soci vogliono modificare il tutto, prevedendo un semplice diritto di prelazione a parità di condizioni e dunque senza il meccanismo degli arbitratori.
Purtroppo l'assemblea non sarà totalitaria, per disaccordi con uno dei soci di minoranza (10%).


La posizione della giurisprudenza in materia mi pare divisa: in particolare i Tribunali sembrano orientati per l'unanimità anche per le modifiche, mentre la Cassazione sembra preferire la maggioranza.


 


 

Not. Giovanni de marchi

gdemarchi.2@notariato.it

Talvolta, se la quota vale 1.000, viene fittiziamente venduta a 10.000 per evitare che i soci abbiano i soldi per esercitare la prelazione.
La clausola di prelazione "impropria" serve a prevenire questo rischio.

 

 


 

Not. Riccardo Menchetti

rmenchetti@notariato.it

Scusate, ma la prelazione non dovrebbe essere sempre "a parità di condizioni"?

Quale vantaggio a comunicare un prezzo artatamente elevato?

L'atto di cessione andrà poi fatto al prezzo comunicato ai soci (con conseguente tassazione della plusvalenza): che vantaggio avrei a dichiararne uno più alto?

Solo per fare un dispetto ai vecchi soci?

 


Not. Luigi Grasso Biondi

lgrassobiondi@notariato.it

 

Il Tribunale di Milano, 05.07.2001, in Le Società IPSOA", n.ro 5/2002, pag. 605, ha rigettato la domanda di omologa di un verbale di Srl che introduceva a maggioranza una clausola di prelazione.

 

La fonte è autorevole e, poiché la modifica di una clausola di prelazione equivale all'introduzione di una nuova clausola di prelazione, diversa dalla precedente, credo che sia opportuna la massima prudenza.


Sull'argomento di recente sono usciti l'articolo citato ed un commento ad una sentenza della Cassazione su "Giustizia Civile - Giuffrè" , gennaio 2002, pag. 143, entrambe con conclusioni favorevoli alla semplice maggioranza per tale tipo di delibere.